Tassi negativi: Ovvero pagare per tenere i soldi fermi sul conto
Partiamo innanzitutto dalla definizione di tasso di interesse:
Il tasso di interesse è il costo del denaro che riceviamo in prestito.
Pensa a quando hai comprato casa attraverso un mutuo: il tasso di interesse è il premio che hai dovuto pagare alla banca per averti prestato il denaro.
In casi come questi, ossia quando dobbiamo pagare una maggiorazione sulle rate a chi ci concede un prestito, parliamo di tassi di interesse passivi.
Il tasso di interesse può anche essere attivo
I tassi di interesse attivi, invece, sono quelli che tu ricevi dalla banca quando anziché chiederle soldi, ne depositi presso di lei, aprendo un conto o investendo in una obbligazione bancaria.
La funzione del tasso di interesse è proteggere chi presta denaro dal rischio di non rivederlo indietro e incentivare chi ne ha in eccesso a depositarlo in banca, in modo che quest’ultima possa reinvestirlo in attività produttive iniettando liquidità nel sistema.
Questo meccanismo (che ha funzionato fino a qualche anno fa) definiva la funzione delle banche, ovvero quello di comprare e vendere denaro.
Comprarlo dai risparmiatori pagando sui depositi un tasso attivo più piccolo e venderlo ad un tasso passivo più alto a imprese o privati attraverso i prestiti e mutui.
Quando l’ex presidente della BCE Mario Draghi, ha deciso che avrebbe applicato tassi negativi sui depositi, per far fronte alla crisi economica che si è abbattuta sull’area euro il meccanismo sopra descritto è cambiato radicalmente.
La decisione della BCE ha comportato che le banche commerciali e private non ricevessero più una remunerazione per depositare i propri capitali ma al contrario pagassero.
Le banche, finché i tassi di deposito sono stati remunerativi, hanno preferito tenere i capitali al sicuro in pancia alla Bce: rischi zero e guadagno certo.
Oggi la situazione è cambiata e l’idea di dover pagare per tenere i soldi al sicuro spinge le banche a tornare a fare le banche, erogando credito.
L’applicazione di tassi negativi sui depositi nella intenzioni della BCE doveva spingere le banche a utilizzare il denaro per sostenere imprese e famiglie.
Quali conseguenze hanno i tassi negativi per i risparmiatori?
Questo fenomeno ha influenzato anche il risparmio, perché le banche dovendo pagare una penale per tener fermo il denaro non sono più in grado di retrocedere rendimenti ai depositanti.
La raccolta del denaro è diventata un costo. Che le banche private stanno cominciando a far pagare ai depositanti.
Ed è quello che sta già succedendo in alcuni paesi europei come la Germania
In Germania dal 2019 le banche hanno cominciato ad applicare i tassi negativi ai conti correnti sia privati che aziendali. Il costo applicato sui depositi sopra i 100.000 euro è dello 0,50%.
In pratica su 100.000 fermi in conto si pagano 500 euro.
Qualcosa in tal senso comincia a succedere anche in Italia.
È di questi giorni l’annuncio, da parte di alcune banche, dell’aumento dei costi dei conti correnti.
Mentre altre banche procederanno alla chiusura dei conti con giacenze sopra i centomila, laddove non ci siano altri investimenti.
Questo con lo scopo di ridurre i costi per la raccolta e spingere i risparmiatori a portare il denaro verso forme di investimento più remunerative.
Tassi di interesse negativi che fare?
Posto che non credo che la coercizione sia un metodo adatto per incentivare le persone ad investire. Va detto che non ci sono grandi alternative.
Il denaro fermo non porta vantaggio a nessuno, sopratutto al suo possessore, perché non lavora e non crea valore, ma anzi é esposto ad un nemico terribile: l’Inflazione.
Come dice, uno dei più grandi investitori, Ray Dalio: “L’investimento peggiore nel tempo è la liquidità”
La soluzione ai tassi di interesse negativi per i risparmiatori è portare i soldi Nell’unico posto dove c’è valore: sui mercati finanziari.
Ma come?
Ovviamente non andando alla ricerca spasmodica dello strumento finanziario che offra il tasso migliore.
Ma attraverso una corretta pianificazione finanziaria e con strategie di investimento precise che ti permettano di ottenere valore e raggiungere i tuoi obiettivi e la tua serenità finanziaria.
A presto
Andrea Simbula il Coach Finanziario