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La differenza tra risparmiare e investire

La differenza tra risparmiare e investire.

Gli Italiani sono tra i più grandi risparmiatori al mondo, ma con una scarsissima propensione ad investire correttamente. 

Lo dimostra l’enorme quantità di denaro ferma sui conti correnti e di deposito.

Forse anche a causa della errata convinzione che sia sufficiente risparmiare, purtroppo non è così.

Per questo è fondamentale capire la differenza tra risparmiare e investire.

Il risparmio da spiegare è molto semplice: È la parte del reddito mensile che non viene speso o consumato per vivere.

Esempio:

Stipendio di 2500 euro: 2000 vengono spesi e 500 sono invece quelli che rimangono sul conto corrente.

Quindi: 

Reddito meno consumo uguale risparmio.

Investire invece, vuol dire far lavorare il tuo risparmio in modo che produca valore nel tempo, con l’obiettivo di far crescere il tuo potere d’acquisto. 

L’investimento è il finalizzare il risparmio verso obiettivi futuri.

Esempio:

 Investire è come seminare per raccogliere i frutti più avanti.

In definitiva il semplice accantonare denaro in maniera infruttifera non basta, per far aumentare il potere d’acquisto bisogna “far lavorare il denaro” e portarlo laddove c’è valore, ovvero nei mercati finanziari.

Il presupposto per investire è avere chiaro gli obiettivi da raggiungere in modo da utilizzare i gli strumenti e le strategie corrette.

Probabilmente il fatto che in Italia ci ad oggi  2.000 miliardi parcheggiati nei conti correnti a “prendere polvere” è dovuto non solo ad una bassa cultura finanziaria ma anche ad una assenza di pianificazione dei propri obiettivi finanziari sia personali che famigliari.

E tu cosa ne pensi a riguardo?

Fammelo sapere nei commenti.

Andrea Simbula Il Coach Finanziario

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