I 7 errori più comuni dei risparmiatori
Quando parlo di risparmi e di pianificazione patrimoniale, con le persone che seguo o con potenziali clienti, mi trovo spesso a “scontrarmi” con convinzioni errate che generano comportamenti di investimento sbagliati.
Queste convinzioni sono spesso causate da retaggi culturali e da anni di mancanza di educazione finanziaria (anche perché nel passato non serviva)
Infatti in passato i titoli governativi avevano rendimenti a doppia cifra, non c’era l’euro, la previdenza pubblica funzionava in maniera diversa. Soltanto poche persone si “arrischiavano” a comprare qualche titolo azionario (ovviamente solo di grandi aziende italiane)
Oggi invece lo scenario è molto cambiato.
I tassi dei titoli governativi sono negativi, la previdenza è al collasso, e non si può piu pensare di gestire i soldi come si faceva un tempo.
Eppure le vecchie credenze sono ancora molto forti è generano errori che sono spesso ricorrenti.
Ecco quelli più comuni:
- Tenere troppa liquidità in conto corrente per gli imprevisti o per timori. (ne ho parlato più volte e continuerò a farlo, chissà che non serva) Questa pratica è inutile e dannosa, perché si perdono rendimenti e sopratutto non basta a tutelare da imprevisti gravi. Per quello ci sono altri strumenti, come le coperture assicurative.
- Non si risparmia per la propria longevità: A causa del presentismo non si risparmia adeguatamente per la propria pensione. Vivremo di più e il welfare è cambiato, il rischio di sopravvivere al proprio denaro è alto, considerando anche il fatto che avremo bisogno di cure mediche.
- Non ci si assicura a sufficienza e in maniera adeguata anche a causa di una atavica diffidenza verso le compagnie assicurative.
- Continua e costante ricerca del “prodotto giusto” o del “tasso migliore”
- Atavico timore del mercato azionario e al contempo pensare che il mercato obbligazionario sia più sicuro. (Anche se i più non conoscono la differenza tra azioni e obbligazioni).
- Investire solo in cose che si conosce: questo è quello che porta ad investire spesso in titoli di stato, 2-3 azioni di casa nostra, 3-4 obbligazioni della stessa banca in cui si detiene il conto. (Senza sapere di essere esposti ad un rischio molto forte che tecnicamente prende il nome di rischio specifico)
- Mancanza totale di pianificazione in base ad obiettivi: Spesso si investe (si compra è piu corretto dire) qualche strumento ogni tanto per “non lasciare troppo sul conto” cercando di porre rimedio al primo errore ma lo si fa in maniera sbagliata e sulla base della moda del momento. Finendo per costruire un portafoglio raffazzonato (Sarebbe come costruire una casa senza progetto e aggiungendo pezzi a casaccio, una volta un muro un altra una camera o una finestra, senza senso logico)
Questi, sono gli errori più tipici che oggi non andrebbero più commessi.
Per gestire nella maniera più corretta bisogna pianificare sulla base di obiettivi e usare i giusti strumenti. Ti assicuro che è piu facile di quel che sembra.
Se ti ritrovi in alcuni di questi comportamenti e vuoi avere un confronto con me contattami.
Andrea Simbula il Coach finanziario
Un commento